I bambini, la scuola ed il Coronavirus. Una mia riflessione su questa fase. In momento storico delicato per tutte le nazioni del mondo, l’Italia si trova a fronteggiare il problema dell’istruzione e la soluzione della didattica online, ma non sempre è efficace.
Fino ad ora, delle tante disposizioni avute dal Governo i bambini sono stati pressoché dimenticati o quasi. Come se loro, il nostro futuro, non fossero una priorità.
Eppure, lo sono eccome. Perché ognuno di loro da adulto contribuirà a portare avanti ciò che raccoglieranno come eredità da noi.
Ad oggi, stiamo loro chiedendo tanto eppure sono quelli che si stanno comportando meglio di tutti. Accettano a loro malgrado le disposizioni provando a convivere con una nuova normalità.
I bambini, la scuola ed il Coronavirus. Una mia riflessione su questa fase.
Allora, perché non alleggerire loro il peso di questa situazione? Un esempio ,la scuola e la didattica a distanza.
Premettendo che non funziona al 100%, in quanto non tutti posseggono i mezzi giusti per poterla seguire… perché non lasciarli liberi in questa fase già difficile per noi adulti e riprendere in tempi meno pesanti per tutti? Magari permettendo di organizzare il tutto al meglio.
Lo scopo è di certo onorevole in quanto vogliono di certo conservare, o almeno dovrebbero, una continuità didattica ma credo che ci sia il rovescio della medaglia. Non posso prendere come riferimento sicuramente mia figlia Sarah T. A 3 anni e mezzo è decisamente piccola per parlare della continuità didattica, aveva a settembre iniziato il percorso scolastico frequentando la scuola dell’infanzia ma le mie nipoti, loro no. Loro stanno già iniziando il loro percorso formativo, sono in un momento davvero delicatissimo dal punto di vista dell’istruzione ( scuole elementari ) e di tutta questa situazione ne sentono o ne potrebbero sentire di più il peso.
Non sembra ma lezioni a distanza, compiti su compiti, credo aumentino in loro una sorta di frustrazione. I bambini e gli adolescenti sono infatti chiamati a dover esser al passo con la didattica in questa situazione, con pochissimi stimoli e soprattutto si vedono costretti a farlo tra 4 mura di casa. L’ambiente domestico non è sempre favorevole allo studio da questo punto di vista, e non parlo solo delle distrazioni presenti ma il recarsi in ambienti consoli, la presenza di un insegnante fisico, dei compagni sono tutti stimoli positivi dal punto di vista dell’apprendimento.
Allora forse e dico forse, avrebbero dovuto lasciarli liberi in questa fase. Un po come accade durante il periodo estivo, certo viene assegnato loro il famigerato libro delle vacanze ma hanno più spensieratezza… ed allora perchè non si fa pesar loro meno questo momento più grande di loro vissuto lontano dagli affetti?
Da mamma, da zia ma soprattutto da donna penso che bisogna dare loro possibilità di riprendere un po di respiro, di farli ritrovare una spensieratezza oggi purtroppo perduta. Così, son certa avranno di nuovo la spinta giusta per affrontare tutto sotto un’altra luce sicuramente più positiva e propositiva ed ottenere frutti migliori di quelli che oggi stiamo riscontrando. Pensiero mio ovvio…
Voi cosa ne pensate in merito I bambini, la scuola ed il Coronavirus. Una mia riflessione su questa fase?